Riconoscere la necessità di interventi strutturati e documentabili ai fini della prevenzione della recidiva e della sicurezza della vittima è stato un passo importante compiuto con la legge n. 69/2019, c.d. codice rosso.
Siamo ben consapevoli che gli interventi psicologici e trattamentali con gli autori o autrici sono operazioni strutturate e complesse, che richiedono modalità multidisciplinari di presa in carico e gestione.
Sappiamo che la violenza agita nelle relazioni affettive, la violenza intrafamiliare e nei legami è parte di un percorso strutturato, sia culturalmente che personologicamente, di dominanza e di controllo. Spesso è accompagnata da comportamenti di abuso e di potere che vanno al là degli stereotipi di genere, a fronte anche dei cambiamenti del concetto di famiglia, delle unioni civili e delle diverse modalità dei legami.
La recente Legge n. 69/2019 indica gli interventi per un percorso di recupero e di assistenza psicologica.
Nello specifico:
– l’articolo 6 prevede che con riguardo ai reati di violenza domestica e di genere la sospensione condizionale della pena è comunque subordinata alla partecipazione a specifici percorsi di recupero presso enti o associazioni che si occupano di prevenzione, assistenza psicologica e recupero di soggetti condannati per i medesimi reati. Gli oneri derivanti dalla partecipazione a tali corsi di recupero sono a carico del condannato.
– l’articolo 17 modifica l’ordinamento penitenziario tale che prevede la possibilità per i condannati per delitti sessuali in danno di minori, per reati con i delitti di maltrattamenti contro familiari e conviventi (articolo 572 del Cp) e stalking (articolo 612-bis del Cp) di sottoporsi a un trattamento psicologico con finalità di recupero e di sostegno, suscettibile di valutazione ai fini della concessione dei benefici penitenziari.
Come Associazione psicologo di strada ci occupiamo di violenza nelle relazioni e stalking dal 2010.
Abbiamo elaborato una modalità di lavoro con l’autore o autrice di reato a fronte dell’esperienza pluriennale degli operatori. Il Trattamento psico-criminologico integrato (TPCI) è un programma individuale di trattamento psico-criminologico che integra competenze e conoscenze delle due diverse discipline per il riconoscimento e la gestione di comportamenti-reato.
Il TPCI riconosce linee di intervento specifiche e necessarie per il cambiamento, che tengano conto degli aspetti clinici, criminologici ed educazionali. In questo modo integrato il percorso promuove e stimola la motivazione al cambiamento dei comportamenti di aggressività, una costruzione di alternative all’uso della violenza e una gestione dei conflitti non violenta.
Il percorso trattamentale è basato su sedute individuali volti ad un iniziale assessment psicologico, di analisi criminogenetica e criminodinamica. L’obbiettivo del percorso è sostenere la persona in un percorso di cambiamento personale, nelle relazioni, nella gestione delle emozioni negative e dell’aggressività.
L’intervento trattamentale è possibile solo in assenza di psicopatologia conclamata, verificata in fase di assessment psico-criminologico.
Stumenti e metodo
Per strutturare materiali e step d’intervento è fondamentale la valutazione della personalità e dello stato psicologico dell’autore di reato nonchè ai fini della valutazione del rischio.
Con il soggetto, attore del suo cambiamento, si svolge un’analisi criminodinamica e criminogenetica del fatto, a partire dall’analisi delle denunce, delle querele e delle eventuali sentenze di condanna. Fondamentale è il confronto del significato dell’azione-reato per la vittima e per l’autore stesso.
Un altro punto fondamentale del percorso trattamentale è la costante valutazione dei rischi di escalation della violenza, del rischio di recidiva, di non osservanza delle misure cautelari, etc. che viene condotta con un monitoraggio costante con e dell’utente.
Obbiettivi e risultati
Il percorso trattamentale TPCI così come viene realizzato individualmente accelera, consente e sostiene lo sviluppo di alcune caratteristiche di personalità e delle life skills deficitarie negli autori di reato. Durante gli incontri si individuano i bisogni e le modalità di risposta più adeguate, si lavora sul riconoscimento e gestione e delle emozioni (aggressività, rabbia) per lo sviluppo di una maggiore consapevolezza di sé.
Il percorso di trattamento ha le seguenti caratteristiche:
– durata minima 6 mesi
– contratto d’adesione al trattamento
– lavoro multidisciplinare psicologico, criminologico ed educazionale
– analisi della documentazione giuridiziaria
– supervisione programmata
– collaborazione con difensore
– documentazione del trattamento e dei risultati
– valutazione iniziale e periodica del rischio recidiva
Si precisa che il percorso potrà svolgersi anche in modalità on line attraverso l’utilizzo della webcam su piattaforma zoom o meet (Digitalizzazione della professione e dell’intervento psicologico mediato dal web, 2017, Consiglio Nazionale Ordine degli Psicologi).
Contatti
– email: psicologodistrada@gmail.com
– telefono cellulare-wa: 347.5220363